alessia Bergamo
Bergamo

È situata alle porte delle Alpi italiane e dei Grandi Laghi (a circa 60 chilometri da Milano e 120 da Verona).
La città è conosciuta per la sua principale caratteristica, due città in una, frutto della sua storia: la Bergamo Alta (Sìta Alta) è il nucleo antico della città e domina l'intera regione bergamasca; mentre il nuovo sviluppo urbano e commerciale si è formato ai piedi dell'antica fortificazione, nell'area chiamata Bergamo Bassa (Sìta Bàsa).

Le mura sono quelle costruite quando queste terre erano sono dominio di Venezia.
Sin dalle sue origini si estende attraverso il cuore delle Alpi Orobie: l'ambiente naturale e il paesaggio, le città e il tipo di economia, le persone e le loro tradizioni, sono tipiche delle zone di montagna.
Il colpo d'occhio è intenso, con le antiche mura rocciose, e i vecchi palazzi di pietra grigia; una bella architettura umana che si staglia con equilibrio perfetto sulla natura, che a sua volta colora d'azzurro l'intenso cielo e di bianco le alte montagne.
La maggior parte dei luoghi di maggior interesse si trovano nella parte più antica, ciononostante anche la città bassa possiede diverse testimonianze artistiche di valore.
La divisione della città infatti non è recente e pare che sia originaria addirittura del periodo romano, a quando la parte alta veniva chiamata 'Civitas' e quella bassa 'suburbia'.

Qui nacque il grande compositore Gaetano Donizetti (1797-1848).
A lui è dedicato uno dei tanti musei della città.
Luoghi da Visitare

Ci sono diversi accessi e itinerari per raggiungere la Città Alta di Bergamo, ma il principale è quello di salire su da viale Roma. Si può salire anche usando prendendo la funicolare (€ 1.20) in Viale Vittorio Emanuele II e in pochi minuti ci si ritrova in Piazza Mercato delle Scarpe.
La parte alta di Bergamo, si distingue in particolare per due piazze antiche, una è Piazza Vecchia, il punto centrale della città, dove sorge il medievale Palazzo della Ragione (del XII secolo, che fu un tempo il Palazzo comunale).
La parte alta di Bergamo, si distingue in particolare per due piazze antiche, una è Piazza Vecchia, il punto centrale della città, dove sorge il medievale Palazzo della Ragione (del XII secolo, che fu un tempo il Palazzo comunale).

Una delle prime cose che si possono visitare nella Bergamo Alta è la Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco.
Di per se non molto appariscente dall'esterno, si trova nell'omonima piazzetta su via Porta Dipinta.
Deve il suo nome forse per la presenza di un antico pozzo di marmo bianco del periodo longobardo di cui nulla rimane.
Edificata per la prima volta intorno al VII secolo, venne ricostruita nel XII-XIII secolo e successivamente rinnovata nel secolo XV, anche se la facciata novecentesca.
L'interno è architettonicamente molto sobrio, ma sono gli affreschi in particolare a catturare l'attenzione.
Una scala scende in una cappella con affreschi di Lorenzo Lotto raffiguranti scene della vita di Maria.

Quindi si arriva a uno dei posti più iconografici di Bergamo, Piazza Vecchia, che anche un uomo agli antipodi, come Le Corbusier considerava "la più bella piazza d'Europa".
Si può essere d'accordo o meno con l'architetto francese, ma una cosa è certa, si tratta di un luogo bellissimo, armonioso, con la sua fontana e la Torre Civica (o Campanone, Grande Campana) che si staglia per 52 metri dominando dall'alto. Gli edifici che la circondano furono edificati a partire dal XV secolo dando alla piazza la forma geometrica rettangolare quasi perfetta, portandola a diventare con l'attigua piazza Duomo il centro monumentale più importante di Bergamo.
La piazza è incorniciata da Palazzo Nuovo a nord, Palazzo della Ragione a sud (datato 1198, che di fatto lo rendono il più antico palazzo comunale italiano) e dalle terrazze di ristoranti e gelaterie sulle ali. Piazza Vecchia è la piazza di Bergamo posta sulla parte alta della città, sede per molti secoli del'attività politica e civile cittadina anticamente chiamata platea magna nova.
La piazza era collegata dal porticato del al XII secolo del Palazzo della Ragione con platea Sancti Vincentii, diventata piazza del Duomo.
Se avete dimenticato il vostro orologio, andate sotto i portici del Palazzo della Ragione dove c'è una meridiana sul pavimento che risale al 1857.

Si raggiunge poi la piccola Piazza del Duomo, sede di un assortimento di edifici religiosi, Duomo, la romanica Basilica di Santa Maria Maggiore con accanto, la cappella rinascimentale dei Colleoni e il Battistero.
Molti di questi luoghi furono edificati in parte durante il periodo Veneziano di Bergamo, che inizia nel 1428, dopo le lunghe lotte che come in tanti altri comuni italiani andarono in scena tra le fazioni di Guelfi e Ghibellini e dopo il governo dei Visconti.
Le mura della città, le cosiddette Muraine, furono ugualmente erette dai veneziani, nella seconda metà del 1500.

L'edificio religioso più visitato di Bergamo non è il Duomo, ma la Basilica di Santa Maria Maggiore.
L'esterno della chiesa è molto bello, ma non ci si immagina lo splendore e la ricchezza del suo interno barocco.
Inoltre, non c'è un ingresso maestoso e centrale, si entra da una "piccola" porta, la "Porta dei Leoni rossi" in marmo di Verona (sul retro c'è la "Porta dei Leoni bianchi" in marmo bianco.
La diversa colorazione è data dal tipo di marmo utilizzato: quello veronese per i rossi e quello di Candoglia (nella piemontese Val d’Ossola) per i bianchi.
Gli ingressi alla basilica sono quattro, tutti laterali.
Una volta, dentro, si rimane letteralmente sbalorditi.
Le volte sono caricate con innumerevoli elementi decorativi (modanature e dipinti dorati).
Gli arazzi ricoprono anche le pareti. Il coro della Basilica è composto da intarsi in legno intarsiato con intarsio progettato da Lorenzo Lotto.
Ci sono due organi ai lati dell'altare.
Si potrebbero passare ore ad osservare tutto...

La basilica venne costruita come ringraziamento dei bergamaschi alla Madonna, per la fine della peste a partire dal 1137, con ampliamenti e rifacimenti nei secoli successivi.
Anche il luogo scelto per la sua edificazione non fu casuale: da sempre era considerato sacro, già in epoca romana ospitava un tempio pagano poi distrutto dedicato alla dea Clemenza e nell’VIII secolo vi venne edificata un’altra chiesa dedicata alla Vergine.
Nell'edificio è custodito anche il monumento funebre a Gaetano Donizetti, il grande compositore bergamasco.

La Cappella Colleoni, dallo stile rinascimentale, adiacente alla Basilica di Santa Maria Maggiore, è senza dubbio l’edificio più maestoso di Bergamo, un capolavoro assoluto. L'esterno è piuttosto complesso con una facciata di marmo bianco e rosa, decorata con motivi, sculture e rilievi. È infatti il mausoleo del condottiero bergamasco al servizio principalmente della Repubblica di Venezia, Bartolomeo Colleoni, di cui all'interno sono presenti la statua equestre e il sarcofago intarsiata in marmo (insieme alla tomba quello della figlia Medea). L'interno è notevole con una statua equestre, sarcofagi intarsiati nel marmo, la tomba della figlia di Medea, panche scolpite nel legno, quadri...Colleoni oltre al presente mausoleo ha lasciato nella zona di Bergamo numerosi castelli e una rete di canali, ancora in funzione, da lui voluta (come la Roggia Colleonesca).

Per avere una bella vista panoramica sulla città, potete andare sulla Torre del Gombito, che tuttavia è aperta solo di lunedì, oppure recarvi al Castello di San Vigilio.
Il termine "Gombito" deriva dall’ubicazione stessa della torre, che sorge "ad compitum", ovvero nel punto d’intersezione nella Bergamo romana tra il cardo (la strada attraversava le città da nord a sud) e il decumano massimo (la strada che attraversava le città città in direzione est-ovest), cioè rispettivamente vie S. Lorenzo/via Mario Lupo e via Gombito.
La torre, edificata nel XII secolo, ha oggi un'altezza di 52 metri (rispetto ai 64 originari), ha mantenuto le sue caratteristiche medievali.
È un luogo dove sicuramente capiterete in caso di visita alla città poiché dal 2005 la torre ospita l'ufficio turistico della città.
Bergamo Ieri e Bergamo Oggi

Il Duomo di Bergamo, costruito a partire dal XV secolo, dedicato a a Sant'Alessandro martire, patrono della città (le cui spoglie si trovano in un’urna situata sull’altare maggiore) è in stile barocco, con una sobria facciata bianca.
L'interno è ornato da numerosi ornamenti (motivi, dorature e dipinti) di grande bellezza e valore, come i dipinti di Giovan Battista Moroni e di Andrea Previtali, il Martirio di san Giovanni vescovo di Giambattista Tiepolo, una pala di Carlo Ceresa, opere in legno intarsiato e in marmo di Andrea Fantoni. Una cappella laterale ospita le reliquie di Papa Giovanni XXIII, Angelo Giuseppe Roncalli (1881-1963), nato nella zona e le cripte ospitano le tombe dei vescovi della diocesi.
A proposito di "sobrietà" e di Papa Roncalli, qui si può ammirare la sua tiara: uno scintillante copricapo in oro tempestato da perle, rubini, diamanti e smeraldi, creato dallo sbalzatore Attilio Nani.

Per il Castello di San Vigilio la salita richiede circa mezz'ora su un sentiero asfaltato (via Sudorno poi via San Vigilio) da Porta Sant Alessandro verso Nord-Ovest.
Altrimenti, c'è un'altra funicolare che parte dallo stesso posto, ma lo sforzo è spesso ricompensato da una bella vista.
Intorno alla rocca, troviamo un piccolo parco aperto al pubblico, con sentieri ombrosi e panche (oltre al bel panorama).
Va precisato che il castello in se di fatto è quasi inesistente, tuttavia vale la pena ammirare Bergamo alta da un'altra prospettiva e di contorno tutta la pianura sottostante accedendo alla torre che porta alla terrazza panoramica.
Dal castello poi si può dare un percorso in mezzo alla natura piuttosto lungo; un'alternativa più breve è percorrere la ripida e caratteristica discesa detta "Salita dello Scorlazzone" che si trova appena scesi dalla funicolare e che vi porta a Borgo Canale (dove è presente la casa natale del Donizetti); appena arrivati al centro abitato svoltate a sinistra e seguite sempre quella strada: vi riporterà non senza suggestivi scorci panoramici a Bergamo alta.

Quest'ultima è senz'altro una zona turistica ma non troppo e si può passeggiare per le sue strade senza lo stress di troppe persone per strada.
Qui si può percepire, come in tante città italiane arrivate quasi intatte dal passato, il profumo dell'Italia medievale.
È una zona circoscritta, che si può visitare comodamente a piedi, e si può girare tutta in circa tre ore.
Al calar della sera le piazze cittadine, come Piazza Vecchia, si riempiono di una tipica atmosfera universitaria, con studenti che non è raro vedere chiacchierare e spesso fare brevi soste gastronomiche intorno alla fontana centrale.
Ci sono numerosi bar con tavolini nella piazza, per chi volesse godersi un ben più fornito pasto all'aperto.
Oltre all'Università di Bergamo, di notevole valore e autorevolezza a livello italiano è l'Istituto Superiore di Studi Musicali "Gaetano Donizetti", il conservatorio della città fondato nel 1806.

Da non perdere è la passeggiata per le strette vie che fiancheggiano i palazzi e le chiese, con scorci inattesi sulla pianura o le montagne all'orizzonte.
Nelle vie Gombito e Colleoni si notano ancora le tracce di quella che era la fiorente città romana un tempo presente.
Furono i Celti a fondare Bergamo, con il nome di Berg-Hem. I Romani la trasformarono in municipio nel 49 a.C.
Bergamo, ricordiamolo ha anche un importante Giardino botanico, aperto da marzo a ottobre.
Bergamo, ricordiamolo ha anche un importante Giardino botanico, aperto da marzo a ottobre.
Gli appassionati di musica concentreranno la visita al Museo Donizettiano (Via Arena, 9) dedicato all'illustre compositore Gaetano Donizetti nato a Bergamo nel 1797.
Nel museo si possono vedere gli strumenti musicali e gli oggetti della sua vita professionale e privata.
Sempre dedicato al grande musicista è l'omonimo Teatro Donizetti, il principale della città, che ogni anno la città organizza una importante stagione lirica in suo onore.

Prima della metà del XVII secolo vennero costruiti i bastioni cittadini della parte alta, che segnano il confine con la città che si andava sviluppando sempre più ai piedi della rocca.
Fu la Bergamo Bassa ad avvantaggiarsi di questa linea di demarcazione, che andava a svilupparsi soprattutto dal XVI secolo in poi.
Il fiore all'occhiello della "moderna" Bergamo è il quartiere di Porta Nuova con le sue piazze interconnesse, le passeggiate romantiche e la graziosa architettura civile.
La parte "bassa" della città si concentra intorno a tre piazze principali (Piazza Matteotti, Piazza Vittorio Veneto e Piazza Dante), che furono edificati tutte nella prima metà del Novecento.
Sono opera di Marcello Piacentini, l'architetto protagonista sulla scena dell'architettura italiana nel trentennio 1910-1940, che diede una nuova forma urbana alla città, come quella che vietava la costruzione di case a più livelli, per non coprire il panorama della Bergamo Alta.
Il fiore all'occhiello della moderna Bergamo è il quartiere di Porta Nuova con le sue piazze interconnesse (piazza Matteotti, piazza Vittorio Veneto e piazza Dante) e la graziosa architettura civile.
Non passi in osservato il palazzo delle Poste del 1932 nello stile architettonico tipico del periodo fascista.
L'arte

Interessante l'architettura anche di questa parte della città, che conserva uno sviluppo storico più recente.
Il Palazzo delle Poste, situato nella centralissima via Masone, per esempio, è una dimostrazione impressionante di architettura del ventennio fascista del 1932 dell'architetto Angelo Mazzoni.
Il Sentierone edificato è la via della shopping cittadina e la parte più trafficata e conosciuta di Bergamo Bassa.
Un bel viale alberato, zona a traffico limitato, cinto da portici, luogo di passaggio prediletto dai bergamaschi.

Vi si affacciano negozi e locali storici ma anche il Teatro Donizetti e la bella Chiesa di San Bartolomeo.
La passeggiata del Sentierone è piacevole e a portata di qualsiasi "gamba" e offre spunti interessanti sia a livello artistico e storico, sia per chi voglia comprare qualcosa, sia per chi voglia fare una breve pausa ristoratrice e mettere qualcosa sotto i denti.
A sinistra del Sentierone troviamo la strada dei negozi eleganti, e di lusso via XX Settembre, con palazzi dai colori pastello, che prosegue fino a Piazza Pontida.
Non si può venire a Bergamo e almeno non contemplare una visita all'Accademia Carrara, una delle più importanti gallerie d'arte italiane, con dipinti medievali, rinascimentali e barocchi, ospitata fin dalla sua fondazione nel 1795 in un edificio di Simone Elia (al momento la collezione è presente anche nel Palazzo della Ragione per ragioni di ristrutturazione).
La città non è grande, e la maggior parte dei luoghi e dei monumenti possono essere visitati comodamente a piedi.
Non si può venire a Bergamo e almeno non contemplare una visita all'Accademia Carrara, una delle più importanti gallerie d'arte italiane, con dipinti medievali, rinascimentali e barocchi, ospitata fin dalla sua fondazione nel 1795 in un edificio di Simone Elia (al momento la collezione è presente anche nel Palazzo della Ragione per ragioni di ristrutturazione).
La città non è grande, e la maggior parte dei luoghi e dei monumenti possono essere visitati comodamente a piedi.
Tuttavia, vista la strada in alcuni punti ripida e un po' tortuosa (ma bellissima), per arrivare dalla Città Bassa alla Città Alta tuttavia potete pretendere la funicolare.
L'intera provincia bergamasca merita più di una visita.
Da non perdere per esempio sono il Lago Endine e la sponda bergamasca del Lago d'Iseo, per visitare la graziosa città di Lovere dove si trovano i castelli della pianura bergamasca (Urgnano e Romano).
Nella via si ammirano anche San Pellegrino Terme, Clusone, Trescore Balneario.
Tra borghi rurali, ville d'epoca e uno degli scenari naturali più belli d'Italia, consigliamo una pausa in una delle tante pasticcerie della città Alta, dove poter assaporare le specialità dolciarie tradizionali, tra tutte la Torta Donizetti e il dolce di marzapane a forma di polenta e osei.
Terra di grande tradizione sportiva, a partire dalla mitica squadra locale, l'Atalanta, la Dea, come viene soprannominata, per chi vuole fare sport durante un sogliono da queste parti, non ha che l'imbarazzo della scelta.
Terra di grande tradizione sportiva, a partire dalla mitica squadra locale, l'Atalanta, la Dea, come viene soprannominata, per chi vuole fare sport durante un sogliono da queste parti, non ha che l'imbarazzo della scelta.
Oltre alla città, le montagne di Bergamo, che si stagliano intorno alle valli del Brembo e del Serio, hanno ottime strutture per gli sport invernali e anche tante possibilità per le vacanze estive nelle piccole valli secondarie, dove si preferisce praticare il trekking.
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